Alzi la mano chi ha avuto una o più volte un ritardo nel ciclo! Sono sicura che saranno poche, pochissime coloro che non l’hanno alzata. quasi tutte le donne hanno avuto a che fare con un ciclo irregolare. Di tutte noi che abbiamo riposto positivamente ci saranno molte, mi ci includo, che avranno fatto congetture a proposito delle cause del ritardo, che avranno avuto timori, che avranno avuto speranze.
Il ritardo del ciclo mestruale è, in realtà, un fatto abbastanza comune e, generalmente, non è indice di alcuna patologia. Sono tanti e diversi infatti i fattori che potrebbero causarlo: dal cambio stagione, al periodo di particolare stress.
Occorre sempre considerare che l’ovulazione è un processo fisiologico regolato da un insieme di ormoni che possono variare mese per mese.
Quando quindi il ritardo del ciclo è un fenomeno occasionale nella maggior parte dei casi non c’è da preoccuparsi. Ma se si tratta di un fenomeno frequente allora è bene approfondire le cause.
Il ciclo regolare ed il ciclo irregolare
Il ciclo mestruale inizia il primo giorno di una mestruazione e termina il primo giorno della successiva. I giorni in cui si verificano le perdite di sangue sono determinati dal flusso mestruale. Il ciclo mestruale è costituito da variazioni ormonali mensili indispensabili per preparare il corpo a una gravidanza: se questo non accade, i livelli ormonali scendono e provocano le mestruazioni.
La durata del ciclo mestruale varia molto da donna a donna, solitamente è compreso tra i 24 e i 35 giorni. Si parla di ciclo mestruale regolare quando la sua durata è uguale ogni mese.
Un ciclo è invece definito irregolare quando la durata degli intervalli varia di mese in mese, passando da cicli molto brevi a cicli molto lunghi o assenti. Sono irregolari i cicli che variano di più di 20 giorni da un mese all’altro, ad esempio se si passa da un ciclo di normale durata a uno successivo molto più breve (polimenorrea), o più lungo (oligomenorrea), o addirittura assente (amenorrea).
Le irregolarità del ciclo mestruale concernono sia la durata che l’intensità del ciclo. Nonostante ogni donna possa avere un ciclo di durata superiore o inferiore a 28 giorni, ci sono dei segnali, come le modifiche nell’intensità del flusso, dolori anomali, sanguinamenti più abbondanti tra un ciclo e l’altro, che possono essere indice di irregolarità. Un altro esempio di irregolarità è l’assenza del ciclo per tre mesi o più mesi consecutivi. In questi casi, salvo i casi di gravidanza, si parla di amenorrea.
L’irregolarità mestruale è piuttosto comune nelle ragazze adolescenti e nelle donne in perimenopausa. Nel primo caso entro pochi anni i cicli generalmente si regolarizzano; nel secondo caso, al contrario, possono incrementare l’irregolarità.
Ci sono casi in cui l’irregolarità del ciclo è la spia di una patologia: dai disturbi alimentari ai problemi di tiroide o diabete non controllato, da disfunzioni ovariche allo stress.
Come favorire la regolarità del ciclo
Ci sono delle buone pratiche che possono favorire la regolarità del ciclo, ovviamente è fondamentale capire la causa dell’irregolarità. Vediamole:
- mantenere un peso corporeo normale in quanto l’obesità aumenta l’insulino-resistenza e questo influisce negativamente sulla normale attività ovarica e un calo di peso eccessivo può, a sua volta, provocare l’amenorrea
- seguire un’alimentazione variata e sana, ricca di: legumi, e altri alimenti che contengono anche ferro, indispensabile insieme all’acido folico per combattere l’anemia dovuta al ciclo mestruale abbondante; oli vegetali, come l’olio di oliva, oppure di mandorla, utili perché contengono gli acidi grassi essenziali, precursori degli ormoni femminili; e magnesio, presente in frutta e verdura fresche, importante alleato per il benessere psico-fisico durante i ciclo.
- sonno regolare indispensabile per il recupero della stanchezza fisica e mentale
- movimento fisico costante e regolare atto scaricare lo stress in modo naturale e ridurre anche il dolore mestruale;
- una buona respirazione atta ad alleviare tensioni fisiche e psichiche
Il vostro ginecologo saprà consigliarvi in merito ad eventuali terapie da adottare nei casi in cui le buone norme sopra indicate non siano sufficienti.