lunedì, Settembre 16, 2024
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Piante e ciclo mestruale: curarsi in modo naturale

Premettendo che i disturbi del ciclo mestruale devono essere sempre essere sottoposti all’attenzione del medico, ci sono casi in cui si può ricorrere all’aiuto delle piante per diminuire il dolore, per ripristinare il corretto equilibrio ormonale e per tenere sotto controllo la sintomatologia della fase premestruale.

Da sempre le piante sono impiegate per scopi curativi, e anche durante il ciclo mestruale sono largamente usate tisane, decotti o capsule in cui il principio attivo è dato da una pianta.
Tra i disturbi maggiormente trattati ci sono il dolore, l’irregolarità del ciclo, l’irritabilità, il flusso abbondante.

Vediamo alcune tra le piante più diffuse per trattare i disturbi mestruali.

Piante e ciclo mestruale: per ogni problema c’è una pianta

Se il problema è il ciclo irregolare, ossia una variazione immotivata della durata, che normalmente è di 28 giorni, ci si può affidare all’agnocasto ed alla  cardiaca.  Il flusso abbondante può essere trattato con l’ortica che ha effetti tonici e contiene molto ferro, più degli spinaci, e che si rivela quindi utile per sopperire all’anemia conseguente alla perdita copiosa di sangue. Ecco nel dettaglio questa ed altre piante che possono aiutare a contrastare i disturbi mestruali.

Agnocasto

Si tratta di uno dei rimedi vegetali più noti per trattare la sindrome premestruale. È una pianta originaria del mediterraneo, che è in grado di interviene nella produzione di prolattina, ormone che favorisce la lattazione e la formazione del corpo luteo, e che svolge un ruolo essenziale nell’equilibrio del ciclo mestruale.

Agrimonia

Piante e ciclo mestruale Agrimonia
Tonifica tutte le funzioni e soprattutto il fegato, riduce le mestruazioni troppo abbondanti e i sanguinamenti, utile per i disturbi digestivi.  Vanta proprietà toniche, diuretiche, astringenti, vulnerarie, antipiretiche, epatotoniche.  Questa pianta, che fa parte della farmacopea della medicina cinese ed europea, era  anche ampiamente utilizzata dai Nativi Americani. Questi ultimi se ne servivano  come tonico generale contro la stanchezza, per tutti i disturbi della digestione e per  rafforzare fegato, stomaco, intestino, reni e vescica.  I cinesi utilizzano l’agrimonia anche per le emorragie e le gengive sanguinanti,  come pure contro la melena e la leucorrea.

Aloe

Si usa contro la stipsi, libera il fegato e le vie biliari, armonizza il ciclo  mestruale, rigenera il corpo. Vanta proprietà lassative, vulnerarie, lenitive, emmenagoghe. I trattati medici della Cina e dell’India la consideravano una pianta di prima scelta nel trattamento della stipsi e delle mestruazioni scarse, irregolari  e dolorose. Se utilizzato da solo, l’aloe può provocare delle coliche, ecco perché i  terapeuti indiani lo mescolano a un po’ di zenzero. Questa miscela possiede il vantaggio di ridurre la sensazione di nausea che alcuni potrebbero avvertire al momento di deglutire.

Angelica cinese

Si tratta di una pianta che viene da sempre usata in Asia per trattare i sintomi della menopausa, la dismenorrea, l’amenorrea, la metrorragia. Regolarizza le mestruazioni, allevia la dismenorrea ed è un tonico per le donne che hanno un flusso abbondante e rischiano l’anemizzazione.

Calendula

La calendula contrasta i disturbi legati al ciclo mestruale. È largamente apprezzata in fitoterapia, sia per uso sia esterno che interno, grazie alle sue molteplici proprietà.
Vanta un’ azione estrogenica leggera, ed è spesso impiegata nella dismenorrea e per regolare i flussi troppo abbondanti

Lampone

Piante e ciclo mestruale Lampone
Il macerato glicerico di gemme di lampone dà benefici in caso di disturbi mestruali, poiché rilassa la muscolatura dell’utero e agisce come riequilibrante.

Melissa

La melissa è tradizionalmente impiegata per le sue proprietà antiisteriche e sedative, utile nel curare nausea e disturbi gastrici e dell’ apparato riproduttivo femminile. Viene usata nelle digestioni difficili e nelle mestruazioni dolorose con presenza di crampi addominali rilassando e dando senso di benessere.

Biancospino

Biancospino
Biancospino

Del biancospino si usano le sommità fiorite ricche di principi attivi quali diversi flavonoidi come l’ iperoside a vitexina. la rutina, la quercetina etc., picnogenoli, amine cardiotoniche, steroli e  diversi tipi di acidi organici. Il fitocomplesso nel suo insieme ha dimostrato di  avere un effetto antiaritmico con aumento del flusso sanguigno coronarico un aumento della forza di contrazione del muscolo cardiaco ed una notevole capacità di  vasodilatazione periferica con conseguente calo della pressione sanguigna. Ha inoltre una discreta azione sedativa.

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