lunedì, Settembre 16, 2024

Le mestruazioni sono una componente della vita femminile con la quale le donne in età fertile convivono ogni mese. Il ciclo mestruale è scandito da meccanismi fisici ben definiti ed ogni mese, salvo patologie, problemi ormonali o una gravidanza in atto, le mestruazioni si ripresentano puntuali come un orologio svizzero (o quasi).

Cosa sono le mestruazioni?

Come ben sappiamo, il ciclo femminile dura circa 28 giorni e termina con l’espulsione del flusso mestruale dalla vagina. A differenza di quello che comunemente si è portati a credere, il flusso mestruale non è sangue, o meglio, si tratta di sangue misto a muco vaginale, residui uterini e frammenti di endometrio. Ma perché questo avviene?

Il primo giorno del ciclo l’ipofisi produce l’ormone FSH, che stimola la crescita dei follicoli. I follicoli contengono ognuno un ovulo. La produzione di estrogeni contemporanea alla maturazione dell’ovulo stimola l’inspessimento e la vascolarizzazione del già citato endometrio, cioè la mucosa che ricopre le pareti dell’utero, che così facendo si prepara ad accogliere l’embrione.

Quando il follicolo matura e si rompe, trasformandosi in corpo luteo, aumenta la produzione di progesterone, che genera numerosi cambiamenti nel corpo della donna, che è pronto per la gravidanza.

Se in questo lasso di tempo (con le probabilità di concepimento che si massimizzano nei giorni immediatamente precedenti e successivi all’ovulazione) non si instaura una gravidanza, l’endometrio inizia a sfaldarsi, dando vita alle perdite ematiche che tutti conoscono con il nome di mestruazioni. A questo punto il ciclo ricomincia da capo, finché la donna resterà in età fertile e potrà, quindi, rimanere incinta e mettere al mondo un bimbo.

Dato che il processo di sfaldamento dell’endometrio inizia in caso di mancato concepimento, è chiaro il motivo per cui, se la donna resta incinta, le mestruazioni si interrompono immediatamente in maniera naturale ed automatica.

Il ciclo mestruale e le sue fasi

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 LA MESTRUAZIONE

 

Ogni mese le donne assistono al ripresentarsi del flusso mestruale a partire dal menarca (cioè la prima mestruazione) e per tutta la durata dell’età fertile. Come abbiamo già accennato, il ciclo mestruale per convenzione viene suddiviso in diverse fasi, per la precisione 4.

Sempre per convenzione si inizia a contare dal primo giorno di presenza del flusso mestruale, suddividendo il ciclo femminile in:

  • Mestruazione,

  1. Fase follicolare,

  2. Ovulazione,

  3. Fase Luteinica.

1. La mestruazione.

Iniziamo a spiegare il funzionamento ed i cambiamenti che avvengono nel corpo della donna durante la fase iniziale del ciclo, cioè la mestruazione. Il segnale più evidente dell’ingresso in questa fase è l’espulsione dalla vagina del cosiddetto flusso mestruale.

Questa espulsione va avanti per diversi giorni: la causa è il mancato concepimento ed il conseguente sfaldamento dell’endometrio, membrana spessa e molto vascolarizzata che ricopre le pareti dell’utero in attesa di accogliere un embrione. La durata di questa fase può variare da donna a donna ma, di norma, si prolunga per 3-5 giorni (anche se sono considerati normali anche cicli di 6-7 giorni).

La perdita media di sangue e di materiale uterino durante i giorni di flusso può variare da donna a donna. In media le quantità sono di 35-40 millilitri al giorno. E’ inutile sottolineare che le caratteristiche del flusso mestruale e del ciclo nella sua interezza sono soggette a numerose varianti. In aggiunta a ciò, va specificato che le mestruazioni possono essere modificate nella loro ciclicità da diversi disturbi, fattore, questo, che rende praticamente impossibile generalizzare. I dati proposti, per tale ragione, vanno considerati come puramente indicativi.

La fase delle mestruazioni è molto delicata per le donne che, perdendo molto sangue, sviluppano facilmente leggere anemie e carenze di Ferro e nutrienti. Molte donne, in aggiunta, in questo lasso di tempo sono costrette a convivere con fitte e spasmi addominali collegati proprio all’espulsione del flusso mestruale.

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CARATTERISTICHE DELLE MESTRUAZIONI

 mestruazioniLe mestruazioni sono una fase molto delicata della vita mensile di ogni donna in età fertile. Nonostante molte le vivano come un vero e proprio incubo, le mestruazioni (soprattutto se regolari) sono il segnale che la donna è in ottima salute ed in grado di procreare.

L’ovaio è l’organo femminile preposto alla produzione delle cellule riproduttrici, cioè gli ovociti (o cellule uovo).

Attraverso un meccanismo tanto complesso quanto naturale, la cellula uovo, espulsa durante l’ovulazione, può essere fecondata, per poi attraversare le tube di Falloppio ed impiantarsi nell’utero. Quando la fecondazione non avviene, l’endometrio, che si era vascolarizzato ed inspessito all’interno dell’utero per ospitare una gravidanza, si sfalda e viene espulso dalla vagina. Così hanno vita ogni mese le mestruazioni.

Le mestruazioni, a partire dal menarca fino alla menopausa, si ripresentano (più o meno puntuali) ogni 28 giorni. Tra i 45 ed i 55 anni l’età fertile della donna si conclude ed arriva la Menopausa, che può essere riconosciuta dalla comparsa di sintomi come vampate di calore, sudorazione, palpitazioni, secchezza vaginale ed Amenorrea di almeno 12 mesi.

Le mestruazioni non sono uguali per tutte le donne ed il ciclo può differenziarsi per durata, quantità di flusso espulso, presenza o meno di dolori, e così via.

Il ciclo mestruale femminile può essere “disturbato” da una serie di condizioni che ne impediscono il corretto funzionamento, come, per esempio:

  • l’Ipomenorrea (flusso molto scarso);

  • l’Ipermenorrea (flusso molto abbondante);

  • la Menorragia (flusso a carattere emorragico);

  • la Polimenorrea (flusso presente per più di 6-7 giorni),

  • l’Oligomenorrea (flusso presente per meno di 3 giorni),

  • l’Amenorrea (assenza di flusso per più di 4 mesi),

  • la Dismenorrea (mestruazioni molto dolorose),

  • la Sindrome premestruale.

Se le mestruazioni sono normali, il ciclo dura attorno ai 28 giorni, con 4-6 giorni di flusso mestruale vero e proprio.

Il colore del sangue mestruale espulso dalla vagina nei giorni di flusso è rosso scuro. Nei primi e negli ultimi giorni di flusso il colore può schiarirsi leggermente. Il sangue mestruale non presenta coaguli troppo evidenti e non emana cattivo odore.


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COME FUNZIONA IL CICLO

Nonostante sia una componente essenziale della vita al femminile, sono molte le donne che non conoscono il funzionamento del proprio apparato riproduttore ed i meccanismi fisici che stanno alla base del loro ciclo mestruale. Ecco una spiegazione chiara e sintetica di come funziona il ciclo mestruale femminile.

Quanto dura il ciclo mestruale?

Iniziamo con il sottolineare che non tutte le donne sono uguali e che molti possono essere i fattori di variazione per quanto riguarda sia l’arrivo delle mestruazioni che il giorno di ovulazione. In media, però, il ciclo mestruale femminile dura dai 25 ai 28 giorni, con l’ovulazione che avviene attorno al 14esimo giorno.

Come si calcolano i giorni di ciclo mestruale?

Sapendo che il ciclo in media dura 25-28 giorni, dobbiamo iniziare a contare dal primo giorno in cui compare il flusso mestruale fino a raggiungere il 28esimo. Se normalmente avete cicli che durano 25 giorni, saprete che il 26esimo giorno vi torneranno le mestruazioni. Lo stesso ragionamento vale anche per chi ha cicli più lunghi della media, fino a 30-35 giorni.

Le fasi del ciclo mestruale femminile.

Abbiamo già accennato all’ovulazione, che avviene proprio alla metà del ciclo mestruale (in media al 14esimo giorno). Proprio l’ovulazione divide il ciclo in due fasi principali:

  • la fase follicolare, che inizia il secondo giorno di flusso mestruale e termina al 14esimo giorno con l’ovulazione;

  • la fase luteinica, che inizia subito dopo l’ovulazione (14esimo giorno di ciclo) e termina 14 giorni dopo.

L’evoluzione del ciclo mestruale femminile dipende molto da un fattore fondamentale: il concepimento di un bambino. Se non c’è fecondazione, il ciclo termina con l’espulsione del flusso mestruale e ricomincia da capo il mese successivo.

Se c’è fecondazione, l’utero è già predisposto all’accoglimento dell’embrione ed il corpo della donna inizia a trasformarsi per dare il via ad una gravidanza. Come ovvio, durante la gravidanza le mestruazioni si arrestano, proprio perché l’endometrio, inspessito e vascolarizzato, non deve essere espulso ma utilizzato per ospitare il feto.

Mestruazioni Animate
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OVULAZIONE

 ovulazioneDopo la mestruazione e la fase follicolare, attorno al 14esimo giorno del ciclo femminile avviene la cosiddetta ovulazione. Si tratta della terza fase del ciclo mestruale, forse la più importante al fine del concepimento di un bambino.

3. L’ovulazione.

Durante la fase follicolare, il follicolo dominante libera nel corpo della donna un ormone, l’LH, noto anche come “ormone luteinizzante”.

Il picco dell’ormone LH, che preannuncia l’avvicinarsi della data di ovulazione, avviene di norma attorno al 12esimo giorno di ciclo. In circa 48 ore il corpo si prepara all’ovulazione, un momento fondamentale del ciclo mestruale femminile, in particolar modo per quelle donne che desiderano una gravidanza.

L’ormone LH stimola la maturazione definitiva dell’ovulo, rendendo le pareti del follicolo più deboli: in questo modo facilita il rilascio dell’ovulo da parte del follicolo ovarico dando inizio alla famigerata ovulazione. A seconda dei casi, il rilascio può essere attribuito all’ovaio di destra o a quello di sinistra, in maniera alterna.

L’ovulo maturo, una volta rilasciato, si muove nelle tube di Falloppio, pronte per ospitare la fecondazione in caso di rapporto sessuale.

Come capire quando avviene l’ovulazione? Semplice. Il corpo della donna dà dei segnali quasi inequivocabili dell’avvenuta ovulazione, come la produzione di muco cervicale di colore chiaro e di consistenza più compatta rispetto al normale.

In aggiunta a ciò le donne che stanno ovulando potrebbero notare un affinamento dell’olfatto e un leggero dolore addominale, caratteristico dell’ovulazione, chiamato Mittelschmerz, cioè “dolore centrale”.

Durante l’ovulazione la donna raggiunge il suo picco di fertilità. Per tale ragione le coppie che stanno cercando di mettere al mondo un bambino dovrebbero avere rapporti mirati proprio nel giorno di ovulazione o in quelli immediatamente successivi.

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LA FASE FOLLICOLARE

Il ciclo mestruale delle donne ha una durata media di 28 giorni che, come abbiamo già specificato, si contano a partire dal primo giorni in cui è presente il flusso mestruale. Passati i 3-5 giorni di flusso vero e proprio, il corpo della donna si prepara di nuovo ad un possibile concepimento, dando inizio alla cosiddetta fase follicolare.

2. La fase follicolare.

La fase follicolare, successiva alla mestruazione vera e propria, inizia con il rilascio da parte dell’ipofisi (situata nel cervello) di specifici ormoni, cioè l’FSH e l’LH. La produzione di tali ormoni è sollecitata anche dall’ipotalamo. Gli ormoni hanno dei compiti ben precisi. L’FSH, per esempio, serve a stimolare la crescita dei follicoli ovarici che, a loro volta, iniziano a rilasciare nel corpo gli estrogeni.

Di tutti i follicoli, uno solo (detto follicolo dominante) raggiungerà la maturazione completa fino ad ingrossare parte della superficie dell’ovaio e diventando responsabile dell’ovulazione. Proprio quando giunge il momento dell’ovulazione, la secrezione di estrogeni da parte del follicolo aumenta vertiginosamente, così come accade per le gonadotropine.

Quando il follicolo è ormai maturo, si assiste ad un picco dell’ormone LH: questo è uno dei segnali più facili da individuare dell’avvicinarsi del giorno di ovulazione. Per la precisione, circa 24 ore dopo dell’avvenuto picco di LH, avviene l’ovulazione.

E’ lo stesso LH ad inviare il segnale che determina la formazione del corpo luteo. Sempre in questa fase, gli estrogeni prodotti dai follicoli danno il via all’inspessimento dell’endometrio, una mucosa che, vascolarizzandosi enormemente, ricoprirà le pareti uterine in previsione di una possibile gravidanza. E’ proprio qui che, una volta avvenuto il concepimento, si impianterà l’embrione.

La linea di demarcazione tra la fase follicolare e quella luteinica (immediatamente successiva) è l’ovulazione, che avviene a metà del ciclo, in media attorno al 14esimo giorno.

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LA FASE LUTEINICA

fase-luteinicaNei 28 giorni di durata di un ciclo mestruale normale, il corpo della donna vive delle modificazioni sostanziali che servono a preparare l’apparato riproduttore femminile ad accogliere al meglio un embrione in caso di concepimento.

Se il concepimento non avviene, l’ovulo maturo si dissolve naturalmente senza creare problemi ed il ciclo mestruale volge al termine, concludendosi con la fase luteinica. La fase luteinica è l’ultimo passaggio prima di una nuova espulsione di flusso mestruale, che dà di nuovo il via ad un nuovo ciclo.

4. La fase luteinica.

Al termine della fase follicolare e dopo l’ovulazione inizia la cosiddetta fase luteinica, la quarta ed ultima fase in cui viene suddiviso il ciclo mestruale femminile.

Abbiamo già spiegato che dopo il rilascio dell’ovulo maturo da parte dell’ovaio, con successivo spostamento dello stesso nelle tube di Falloppio, proprio nelle ovaie si forma il corpo luteo. Tale formazione avviene a partire dal follicolo residuo dopo l’ovulazione. Lo stimolo alla trasformazione in corpo luteo viene da ormoni specifici, secreti dall’ipofisi.

A cosa serve il corpo luteo? Il corpo luteo rilascia progesterone ed estrogeni. La produzione di questi ormoni va avanti per circa 2 settimane e tutto ciò contribuisce a facilitare le modificazioni dell’utero in previsione dell’impianto di un embrione al suo interno.

L’endometrio si inspessisce e si vascolarizza, ricoprendo le pareti uterine. Tale passaggio crea nell’utero un ambiente sicuro ed accogliente per l’embrione, che qui si impianterà nelle delicate fasi iniziali della gestazione.

L’ovulo inizia il suo viaggio nelle tube di Falloppio: se si assiste ad una fecondazione, dopo circa 6-12 giorni l’ovulo raggiunge la cavità uterina e qui si impianta. Durante l’impianto la donna potrebbe notare la presenza di leggere perdite di sangue, dette “spotting da impianto”. Un altro segnale della gravidanza in atto è la presenza della gonadotropina corionica (HCG).

Se la fecondazione non avviene, il corpo luteo si ritira e insieme ad esso diminuisce la produzione di progesterone. A questo punto si ricomincia da capo, con lo sfaldamento dell’endometrio e l’espulsione del flusso mestruale.

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IL MENARCA

In moltissime culture l’arrivo del menarca, cioè del primo flusso mestruale, coincide con l’ingresso delle ragazzine nell’età adulta. Si passa dall’essere “bambine” a “signorine”, anche se tale definizione non ha un riscontro vero e proprio nella vita sociale.

Non vale lo stesso, però, per quanto riguarda la vita sessuale, dato che l’arrivo delle mestruazioni rappresenta la demarcazione biologica tra l’età infantile e l’età fertile: anche se le mestruazioni possono arrivare molto precocemente (9-10 anni) si deve tenere in considerazione il fatto che da quel momento le bambine sono fertili tanto quanto una donna adulta e possono, quindi, di fatto restare incinte.

Il menarca è un momento molto delicato per le ragazzine, sia a livello fisico che a livello psicologico. Per tale ragione sia in famiglia che nell’ambito scolastico si tende sempre di più a dialogare ed informare le ragazze su tale argomento, cosa che in passato non avveniva neanche fra le mura domestiche, trasformando l’arrivo della prima mestruazione in un vero e proprio trauma per le bambine, che non avevano la più pallida idea di quello che stava accadendo al loro corpo.

In media il menarca si presenta attorno ai 13 anni. I flussi successivi alla prima mestruazione possono non essere sin da subito regolari e stabili: ciò non deve assolutamente destare preoccupazione, neanche nel caso in cui dopo il menarca il flusso non si ripresenta per 30-60 giorni.

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Il corpo della ragazzina pian piano si “sintonizzerà” da solo ed il ciclo mestruale inizierà a presentarsi regolarmente ad intervalli di 28 giorni. La stabilizzazione del ciclo si definisce, in genere, entro 2 anni dal menarca.

Quando il menarca non si presenta entro i 16 anni di età della ragazza, ci si trova di fronte alla cosiddetta Amenorrea primaria. In tale caso è consigliabile rivolgersi al proprio medico o ginecologo di fiducia, per scoprire le cause di tale condizione.

DISTURBI MESTRUALI

dolori-mestrualiIl ciclo mestruale è un meccanismo molto preciso e puntuale. Se tale meccanismo si “inceppa”, il flusso può iniziare a presentarsi in maniera irregolare o, addirittura, può non ripresentarsi affatto. Anche le quantità di flusso mestruale espulso dalla vagina possono variare, e passare dall’essere troppo scarsi a troppo abbondanti. In aggiunta a ciò, il ciclo può essere anche reso difficile da gestire nella vita di tutti i giorni dalla cosiddetta sindrome premestruale o da veri e proprio spasmi addominali e sintomi dolorosi che ne scandiscono tutte le fasi.

I disturbi mestruali sono diversi e le loro cause scatenanti sono molteplici. Vediamo insieme quali sono i disturbi più comuni del ciclo mestruale femminile e come si presentano.

La Proiomenorrea. Si parla di Proiomenorrea quando le mestruazioni si ripetono ad intervalli inferiore ai 20-25 giorni.

L’Opsomenorrea. Si parla di Opsomenorrea quando le mestruazioni, invece che ogni 28 giorni circa, si presentano ad intervalli che vanno dai 35 ai 90 giorni. Oltre tale soglia si parla di Amenorrea.

L’Amenorrea. Si parla di Amenorrea quando le mestruazioni sono assenti per più di 3-4 mesi.

La Menorragia. Si parla di Menorragia quando il flusso mestruale è molto più abbondante del normale, assumendo caratteri emorragici. Quando il flusso è troppo scarso ci troviamo di fronte alla cosiddetta Ipomenorrea. Il suo opposto è l’Ipermenorrea.

La Dismenorrea. Si parla di Dismenorrea quando le mestruazioni sono molto più dolorose del normale. I sintomi principali sono: tensione al seno, crampi, spasmi addominali, mal di testa, nausea, vomito, e così via.

La Sindrome premestruale. La Sindrome premestruale è una condizione comune a moltissime donne nella settimana precedente alla comparsa del flusso mestruale. La sindrome premestruale è causata dai cambiamenti ormonali che si verificano nel corpo della donna. I suoi sintomi principali sono: gonfiore e dolore addominale, ritenzione idrica, dolore o tensione al seno, comparsa di brufoli e acne, diarrea o stipsi, stanchezza, spossatezza, irritabilità, sbalzi d’umore, difficoltà a concentrarsi e sensazione di generale malinconia.

SINDROME PREMESTRUALE

premestruazioniLe donne che sono costrette loro malgrado a gestire i sintomi negativi che preannunciano l’arrivo delle mestruazioni sono moltissime. La cosiddetta sindrome premestruale (PMS) si presenta dai 7 ai 4 giorni prima dell’arrivo del flusso mestruale e può protrarsi fino ai primi giorni di ciclo. Essa è caratterizzata da tutta una serie di sintomatologie (che possono variare da donna a donna) spesso molto difficili da trattare.

Sintomi e cause della sindrome premestruale.

La sindrome premestruale si presenta con sintomi come:

  • mal di testa,

  • tensione o gonfiore al seno,

  • dolori addominali,

  • dolori alla schiena,

  • dolore alle articolazioni,

  • stipsi,

  • diarrea,

  • irritabilità,

  • difficoltà a concentrarsi,

  • insonnia.

E’ inutile sottolineare che tali sintomi possono variare da donna a donna e che non tutti si presentano contemporaneamente. In alcuni casi anche uno solo di questi sintomi può precedere l’arrivo delle mestruazioni.

Allo stesso modo, la sensazione di disagio e di dolore varia a seconda del soggetto interessato. Questo, però, non significa che avere la sindrome premestruale e gestirla sia una cosa molto facile. Molte donne vivono i giorni di SPM come un vero incubo, a causa non solo del dolore, ma anche dello stress psicologico ad esso collegato.

Le cause scatenanti di tutta la sintomatologia della sindrome premestruale sono, sostanzialmente, i cambiamenti ormonali che il corpo della donna vive durante le diverse fasi del ciclo mestruale, nonché la componente psicologica che, inconsapevolmente, è coinvolta in tutto il processo biologico che caratterizza le mestruazioni.

Una volta superati i giorni che precedono il ciclo, poi, le cose non migliorano affatto, dato che con l’arrivo delle mestruazioni molte donne sono costrette a patire altri dolori (spasmi e fitte addominali, mal di testa, mal di schiena, sbalzi d’umore, etc.) collegati proprio all’espulsione del flusso mestruale dall’utero. Esistono, comunque, diversi rimedi per gestire queste controindicazioni del ciclo mestruale. Ne parleremo nella sezione apposita.

Cibo e amenorrea
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AMENORREA

calcolo-mestruazioniLe donne sono costrette a convivere ogni mese, loro malgrado, con le mestruazioni. Sono molte le fanciulle che farebbero a meno di questa “complicazione” dell’essere donna, eppure quando le mestruazioni saltano bisogna davvero iniziare a preoccuparsi.

Le mestruazioni regolari.

Avere delle mestruazioni regolari è un ottimo segnale, che ci avvisa che l’apparato riproduttore funziona alla perfezione e che siamo in ottima salute.

Non tutte, però, sono così fortunate da avere un ciclo preciso e puntale: anche se in media il ciclo femminile dura 28 giorno, non sono rari i casi di donne con cicli più brevi (anche di 25 giorni) o più lunghi (fino a 35 giorni). Nella maggior parte dei casi si tratta di differenze ininfluenti dal punto di vista fisico, dovuti al fatto che non tutte le donne sono uguali. Quindi, in genere, non c’è nulla di cui preoccuparsi.

Mi sono “saltate” le mestruazioni.

Di tanto in tanto, a causa di stress, problemi fisici o carenze alimentari, può capitare anche alle ragazze più vitali e in salute di vedere “saltare” le proprie mestruazioni.

Anche in questo caso non bisogna allarmarsi: le ragioni possono essere molteplici e, nella maggior parte dei casi, affatto pericolose. Se il ciclo mestruale non si regolarizza entro 3-4 mesi, con il ritorno di un flusso mestruale regolare, però, le cose cambiano.

L’Amenorrea.

L’assenza prolungata di mestruazioni (da 4 mesi o più) è detta Amenorrea ed è una condizione da tenere sotto stretto controllo, dato che può preannunciare la presenza di patologie anche gravi o di problematiche nella fertilità della donna interessata.

Escludendo l’avvio di una gravidanza, le cause di un’assenza ripetuta di mestruazioni sono molteplici: forte stress, traumi psichici o fisici, assunzione di alcuni tipi di farmaci, dimagrimento eccessivo, obesità, cambiamenti drastici nella vita quotidiana o presenza di patologie.

Tra le malattie gravi che hanno come sintomo l’Amenorrea ci sono la sindrome dell’ovaio policistico, la stenosi cervicale, vari malfunzionamenti e problemi congeniti dell’apparato riproduttore, uno squilibrio ormonale, l’insufficienza ovarica ed alcune malattie veneree.

Per tale ragione in presenza di Amenorrea è consigliabile consultare immediatamente un ginecologo o il medico curante.

DISMENORREA

dismenorreaAbbiamo già parlato di alcuni disturbi collegati alla delicatissima fase delle mestruazioni, come l’Amenorrea, cioè l’assenza continuata di flusso mestruale, e la Menorragia, cioè la presenza di un flusso eccessivamente abbondante.

Un altro disturbo mestruale molto comune è la cosiddetta Dismenorrea, che indica mestruazioni molto dolorose e, per questo, molto difficili da sopportare senza ricorrere ad aiuti farmacologici. Vediamo insieme di cosa si tratta e quali sono le cause scatenanti.

Cos’è la Dismenorrea?

La Dismenorrea è un disturbo che compare sin dall’età giovanile e può essere suddiviso in due tipologie, la Dismenorrea primaria e la Dismenorrea secondaria.

  • La Dismenorrea primaria è tipica proprio dell’età giovanile. Compare nelle ragazze molto giovani e si prolunga negli anni. Le sue cause scatenanti non sono ancora state del tutto chiarite dalla comunità medica. Si sospetta, però, che tale disturbo abbia origine da squilibri a livello endocrino.

  • La Dismenorrea secondaria, invece, si presenta in età adulta. Chi ne soffre in genere non ha avuto problemi in età giovanile. Le sue cause scatenanti possono essere: l’endometriosi, la presenza di polipi o di fibromi, le cisti ovariche ed altre patologie simili.

Quali sono i sintomi della Dismenorrea?

I sintomi principali che ci permettono di riconoscere la Dismenorrea sono:

  • Crampi e dolori molto forti nella zona pelvica,

  • Dolore nell’area lombosacrale,

  • Mal di testa,

  • Nausea,

  • Vomito.

Tali sintomi compaiono poco prima dell’arrivo delle mestruazioni (1-2 ore) e si protraggono fino a 3-4 giorni. La sensazione di dolore in genere è maggiore nei giorni di flusso più abbondante. Si sospetta, infatti, che possa essere collegata anche ad una eccessiva contrazione dei muscoli addominali durante la fase di espulsione del flusso mestruale.

Cos’è l’Endometriosi?

La Dismenorrea può essere anche causata dall’Endometriosi, una patologia caratterizzata dallo spostamento di frammenti di tessuto endometriale al di fuori dell’utero. Tale patologia può essere molto pericolosa ed è fondamentale rivolgersi immediatamente al proprio ginecologo di fiducia.

MENORRAGIA

imagesCon il termine Menorragia si indicano i cicli mestruali eccessivamente abbondanti, che risultano nell’espulsione ciclica di sangue e materiale uterino in enormi quantità.

Tale condizione, innocua quando non è reiterata nel tempo o cronica, può indicare la presenza di disturbi nella fertilità, patologie anche gravi oppure disfunzioni ormonali. Per tutte queste ragioni la Menorragia va assolutamente tenuta sotto controllo, chiedendo consiglio al proprio ginecologo di fiducia su come gestirla e curarla.

La Menorragia: sintomi e cause scatenanti.

I sintomi della Menorragia sono, sostanzialmente, dei flussi mestruali regolari ma molto abbondanti e la presenza di numerosi coaguli nel sangue mestruale.

Le anomalie nella quantità di sangue e materiale uterino espulso durante le mestruazioni sono diverse: abbiamo la cosiddetta Ipomenorrea quando il flusso è molto scarso, l’Ipermenorrea, quando il flusso è molto più abbondante del normale e, infine, la Menorragia che indica un flusso che può essere descritto come eccessivo ed emorragico. La Menorragia può essere indicata anche da mestruazioni che durano più a lungo del normale, anche fino a 7-8 giorni.

La cause di tale condizione possono essere diverse ma, a prescindere da quale sia il fattore scatenante, chi soffre di Menorragia deve immediatamente rivolgersi al proprio medico curante o al proprio ginecologo di fiducia, perché flussi mestruali eccessivamente abbondanti possono essere il sintomo di patologie anche gravi, come le neoplasie dell’utero o delle ovaie, i fibromi dell’utero e così via.

Altre cause comuni di flussi abbondanti sono: la presenza di infezioni agli organi genitali, all’utero o alle ovaie; le disfunzioni ghiandolari o ormonali, i miomi uterini, le congestioni della cavità pelvica oppure la scorretta coagulazione del sangue.

Molte donne che soffrono di Menorragia convivono con questa condizione senza fare nulla, a causa di una sorta di tabù che crea problemi di comunicazione anche con il medico o con il ginecologo.

In particolare nel caso delle patologie tumorali dell’utero o delle ovaie (che possono causare la Menorragia) è fondamentale agire tempestivamente. Se avete flussi mestruali troppo abbondanti, quindi, sottoponetevi immediatamente ad una visita ginecologica per capire quali sono le cause scatenanti di tale problema.

MENOPAUSA

MestruazioniLe donne passano la loro vita a sperare di non dover avere più a che fare con ciclo, assorbenti e dolori mestruali. Eppure quando questo momento arriva, ci si trova di fronte ad una fase molto traumatica e delicata della vita al femminile. La Menopausa, infatti, segna la linea di demarcazione tra l’età fertile e l’età in cui non si potranno più avere dei bambini.

Cos’è la Menopausa?

Come ben sappiamo con l’arrivo della prima mestruazione attorno ai 10-13 anni il corpo delle donne inizia a produrre ovuli. Se l’ovulo non viene fecondato, ogni mese si assiste allo sfaldamento dell’endometrio (che avrebbe dovuto accogliere l’embrione nell’utero), che dà vita alle mestruazioni. Tale meccanismo si arresta spontaneamente attorno ai 45-55 anni, con l’arrivo della Menopausa.

La Menopausa è una fase fisiologica della vita delle donne e come tale dovrebbe essere vissuta. Ciò non significa, però, che tale fase vada ignorata o presa sottogamba, perché i cambiamenti a livello fisico sono molti e spesso difficili da affrontare.

In aggiunta a ciò va sempre considerato anche l’aspetto psicologico ed emotivo che tale momento della vita porta con sé: le donne vedono loro stesse come creature portatrici di vita e trovarsi di fronte tutto di un colpo al giorno in cui si smetterà di essere “madri” può essere molto traumatico.

I sintomi della Menopausa.

I sintomi della menopausa sono numerosi e possono variare da donna a donna.

I più comuni sono:

  • Le vampate di calore,
  • L’eccessiva o improvvisa sudorazione,
  • La comparsa di palpitazioni non collegati a sforzi,
  • La secchezza vaginale,
  • L’irritabilità,
  • Gli sbalzi d’umore,
  • Il calo del desiderio.

Con l’arrivo della Menopausa le donne sono più esposte anche all’insorgenza di patologie come ipertensione, infarti, ictus e disturbi cardiovascolari. In aggiunta a ciò, il rischio di sviluppare osteoporosi (con conseguente aumento delle fratture ossee) diventa molto elevato. E’ perciò importante gestire il periodo della Menopausa con l’aiuto del proprio medico curante, senza sottovalutarne i rischi sia fisici che psicologici.

I RIMEDI NATURALI E NON

dolori-mestrualiIl numero di donne che convive con mestruazioni dolorose e con i sintomi negativi collegati al ciclo è molto elevato. Purtroppo gli stravolgimenti ormonali che il corpo della donna sopporta durante tutte le fasi del ciclo mestruale hanno delle conseguenze.

Non di rado durante le mestruazioni le donne devono sopportare dolori addominali, dolori alle ossa, nevralgie, mal di schiena, stitichezza o diarrea, insonnia, ritenzione idrica, e molto altro. A ciò si aggiungono anche i disturbi dell’umore, come la malinconia, l’irritabilità e così via.

A tutto ciò c’è rimedio. Vediamo alcuni consigli per alleviare i dolori mestruali e vivere i giorni di flusso al meglio.

Regole generali per alleviare i dolori mestruali.

Iniziamo con delle semplici regole di comportamento che possono aiutarvi a ridurre l’entità dei disturbi collegati al ciclo.

La regola numero 1 è dormire a sufficienza, almeno 8 ore a notte, in modo da permettere al cervello di azzerare lo stress. Durante la notte il cervello riequilibra i livelli di stress, combattendo gli sbalzi d’umore, l’irritabilità ed i pensieri negativi.

Durante il ciclo (in particolare durante i giorni di flusso abbondante) è buona norma integrare sostanze come Magnesio, Folacina e Calcio: tutti e 3 sono utili contro i dolori mestruali.

Un altro nutriente efficace contro i dolori mestruali sono le Vitamine del gruppo B, in grado di generare una immediata sensazione di benessere e relax.

Evitate, poi, di consumare caffè, tè e alcol, che accentuano la sensazione di dolore. Lo stesso vale per i cibi molto salati o molto grassi, e per le bevande zuccherate.

Rimedi naturali contro i dolori mestruali.

Ogni mattina al vostro risveglio bevete un bicchiere di acqua calda a stomaco vuoto. Ripetete l’operazione durante tutto l’arco della giornata, fino a consumare 1 litro e mezzo di acqua.

Se volete provare dei rimedi naturali, andate in erboristeria e procuratevi delle gocce di Camomilla romana: un vero toccasana contro i sintomi negativi delle mestruazioni.

Prima di ricorrere agli analgesici e ai rimedi farmacologici, provate questo rimedio erboristico contro i dolori mestruali. Chiedete all’erborista un composto di estratti idroalcolici di Camomilla romana, Calendula, Melissa e Achillea. Durante i giorni di flusso, prendetene a stomaco vuoto un paio di gocce sciolte in un bicchiere d’acqua. Vedrete che miglioramenti!

ASSORBENTI

assorbenti-mestruazioniGli assorbenti sono i migliori amici delle donne durante i delicati e stressanti giorni in cui è presente il flusso mestruale. Usarli al meglio, però, non è semplice ed immediato come può sembrare, dato che ne esistono davvero di tutti i tipi e di tutte le forme.

Assorbenti esterni e tamponi.

La prima suddivisione che si può fare tra i diversi tipi di assorbenti è quella tra assorbenti esterni ed assorbenti interni (detti anche tamponi o, più semplicemente, “Tampax”, riprendendo il nome del più famoso marchio di questi prodotti).

Come è facile intuire, i tamponi vanno inseriti all’interno della vagina mentre gli assorbenti esterni vengono applicati sullo slip. Entrambi hanno però lo stesso obiettivo: prevenire le fuoriuscite indesiderate e le macchie sui vestiti, in particolar modo nei giorni di flusso abbondante.

Assorbenti esterni: le varie tipologie.

Per quanto riguarda gli assorbenti esterni (i più usati dalle donne di ogni età) ne esistono diverse tipologie, a seconda dell’utilizzo che se ne deve fare.

Si può scegliere tra assorbenti con ali ed assorbenti senza ali, tra assorbenti per slip normale o assorbenti per tanga e perizoma, ma anche tra assorbenti sottili ed assorbenti più spessi. Tali scelte dipendono non solo dalle preferenze delle donne, ma anche da condizionamenti “tecnici”.

Per esempio, se avete un flusso molto abbondante, è bene scegliere degli assorbenti specifici, soprattutto per la notte e per i primi giorni di ciclo. Allo stesso modo, in base alla biancheria intima che siete solite indossare, potete optare per degli assorbenti normali o sagomati per il perizoma, oppure tra assorbenti con o senza ali, oppure, ancora, tra assorbenti anatomici e non.

Assorbenti per pelli sensibili.

Dato che questo prodotto per l’igiene intima va tenuto per molte ore a stretto contatto con la vagina, è fondamentale che non provochi irritazioni, abrasioni o allergie.

Se avete la pelle particolarmente sensibile e tendente all’arrossamento, scegliete degli assorbenti ipoallergenici, meglio se realizzati in fibre naturali, come il cotone. In questo modo potete prevenire l’insorgenza di molti disturbi intimi, nonché le allergie, l’ipersensibilizzazione cutanea e le infezioni vaginali.

Scegliere l’assorbente adatto alle vostre esigenze è il primo passo verso una salute intima impeccabile.

UN PO’ DI STORIA DELLE MESTRUAZIONI

Le mestruazioni sono da sempre il simbolo della femminilità e sin dalla primissima adolescenza, cioè dalla cosiddetta “età dello sviluppo”, quello con le mestruazioni diventa un appuntamento fisso con il quale le ragazze e le donne convivono in maniera più o meno serena, a seconda dei casi.

Etimologia del termine “mestruazione”.

Il termine “mestruazione” è tratto dal latino menstruatio, che significa “mensilità”. E’ facile comprendere la ragione dell’utilizzo di tale termine, dato che il flusso mestruale si ripresenta ciclicamente ogni mese o, più precisamente, ogni 28 giorni. Il sostantivo menstruatio deriva dall’avverbio di tempo menstrum che, appunto indica un evento che si ripete “una volta al mese”.

Le mestruazioni nella storia.

L’approccio moderno che abbiamo con il ciclo mestruale femminile e con le dinamiche che portano al concepimento di una nuova vita è molto diverso rispetto al passato. Vivere il ciclo mestruale come un normale evento fisiologico ed anatomico è una prerogativa della modernità, collegata alle conoscenze biologiche e scientifiche che oggi abbiamo.

In passato il ciclo ed il flusso mestruale stesso erano circondati da un alone di mistero e di misticità, tanto che il sangue mestruale era addirittura ritenuto sacro, in quanto portatore di vita. Inoltre, proprio dal ripresentarsi ciclico del flusso mestruale, molte popolazioni che abitavano il nostro pianeta millenni fa compresero ed affinarono il loro concetto di “tempo”.

Come si svolge il ciclo mestruale da una mestruazione alla successiva.
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Molti popoli antichi fecero del ciclo mestruale un punto di riferimento temporale, collegandolo alle fasi lunari: il mese lunare dura 28 giorni proprio come il ciclo femminile. Nella preistoria, inoltre, il menarca (l’arrivo del primo flusso mestruale) nonché le mestruazioni stesse venivano celebrati con riti e cerimonie sacre.

Il menarca è anche il simbolo più diretto ed immediato dell’entrata delle donne nell’età adulta, fase fondamentale per la vita di molti clan e popoli antichi che vedevano nella riproduzione un metodo di moltiplicarsi e sopravvivere per sempre, attraverso il rinnovo generazionale.

IL CICLO MESTRUALE NELLE DIVERSE CULTURE

Oggi, grazie ai progressi della scienza e della medicina e all’abbandono graduale dei tabù che da sempre hanno caratterizzato la sfera della sessualità, la maggior parte delle ragazze sin dalla prima adolescenza vengono istruite ed informate sul funzionamento del loro corpo e sui meccanismi che stanno alla base della riproduzione umana. Il ciclo mestruale non è più circondato da quell’alone di mistero che lo ha contraddistinto nei secoli passati ed anche il suo aspetto rituale e magico è ormai quasi del tutto svanito.

Nelle epoche passate il rapporto della donna (nonché di tutta la comunità in cui tale donna viveva) con le mestruazioni era caratterizzato da implicazioni culturali, sociali e religiose indissolubili.

Il fatto che le mestruazioni fossero collegate al sanguinamento e alla riproduzione fece sì che sin dagli esordi delle prime comunità umane tale fase di passaggio fosse percepita come magica, misteriosa e prodigiosa. Nel caso delle mestruazioni il sangue non era sintomo di malattia o di ferite gravi ma era un flusso portatore di vita. Per questo molte comunità umane del passato, come le tribù dell’Età della Pietra, celebravano il menarca e le mestruazioni con riti e cerimonie, mentre altre ancora, come alcune comunità tribali africane, veneravano la donna mestruata in quanto essere generatore di vita.

Mestruazioni abbondanti: cosa fare
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Un altro esempio del rapporto complesso del clan umano con l’entrata delle ragazze nell’età adulta grazie all’arrivo del menarca sono i riti e le credenze degli Indiani Apache e Navajo. Questi popoli tramandavano di generazione in generazione il rito della “Donna che si rinnova”: il mito si focalizza sull’ingresso della donna nella sua fase adulta grazie alla mestruazione, un momento di rigenerazione e di rinnovo del quale tutto il clan beneficia.

In altre culture, però, il periodo della mestruazione veniva percepito come pericoloso, quasi demoniaco: così iniziarono a diffondersi delle credenze e delle superstizioni sulle donne che mestruavano. I Boscimani del Sud Africa credevano che le ragazze dovevano rimanere segregate durante il mestruo perché qualsiasi uomo, guardandole, sarebbe restato ammaliato, trasformandosi in un albero parlante. Al tempo di Plinio si credeva che il solo contatto con una donna mestruata avrebbe fatto diventare il vino aceto, avrebbe fatto arrugginire il ferro ed ucciso le api.

Alcune reminescenze di tali pregiudizi vivono ancora oggi nelle comunità meno acculturate e più chiuse, come la credenza che la donna non dovrebbe lavarsi durante le mestruazioni oppure preparare la maionese perché “impazzirebbe”.

CURIOSITA’

mestruazioni-da-evitareLe mestruazioni non sono più un tabù nella società moderna e le donne hanno imparato a parlarne con più libertà e franchezza, mettendo da parte imbarazzo e vergogna.

Scopriamo alcuni fatti interessati sulle mestruazioni in questo elenco di curiosità che raccolgono le risposte a tutto ciò che non avete mai osato chiedere su “quei giorni”.

Le mestruazioni ed il ciclo lunare.

Tutte sappiamo che esistono delle analogie tra il ciclo femminile e quello lunare, tant’è che entrambi durano 28 giorni. Lo stesso termine “mestruazione”deriva dall’area semantica collegata ad sostantivo Latino ‘mensis’ (che significa mese), che a sua volta deriva dal Greco ‘mene’ (cioè luna). La luna, infatti, impiega 28 giorni a completare il suo moto di rivoluzione attorno alla Terra: la stessa durata media del ciclo femminile.

In “quei giorni” si sogna di più.

Avrete di certo notato che, quando avete le mestruazioni, sognate di più. La spiegazione sta nella biologia: in “quei giorni” si riducono i livelli di serotonina, un neurotrasmettitore che aiuta il corpo ed il cervello a fare “sogni tranquilli”. Così, durante le mestruazioni, le donne hanno più incubi e ricordano molto meglio i sogni fatti.

I capelli si sporcano più facilmente nei giorni di flusso.

Quando è presente il flusso mestruale si registra un sostanziale aumento della sudorazione. Il sebo prodotto ingrassa i capelli e li rende più opachi e oleosi. Per questa stessa ragione durante le mestruazioni compaiono molti più brufoli ed inestetismi della pelle rispetto al normale.

I peli crescono più lentamente durante le mestruazioni.

Le leggende metropolitane ci dicono l’esatto contrario ma la scienza ha dimostrato che i peli durante i giorni di flusso tendono a crescere molto più lentamente. Questo accade perché gli ormoni entrano in una specie di ‘stand-by’: per questa ragione fare la ceretta durante il ciclo è la maniera migliore per garantirsi una pelle liscia, morbida e priva di peluria indesiderata per molte settimane.

I MITI DA SFATARE

mestruazioni-doloroseLe mestruazioni sono state per secoli circondate da un alone di mistero. In molte culture venivano considerate eventi magici, in quanto collegate alla procreazione e alla sessualità.

Nel passato anche non troppo lontano, sulla scia di credenze e miti antichi, le mestruazioni sono state collegate ad ogni genere di sortilegio e magia, dando anche vita a tutta una serie di leggende metropolitane ancora presenti nelle culture meno progredite e rurali. Vediamo insieme quali sono i miti da sfatare e le credenze più bizzarre sul ciclo femminile e sul flusso mestruale.

Un antico scritto dell’erudita Plinio il Vecchio datato 65 d.C. spiega: “Nulla esiste di più rimarchevole del flusso mensile della donna. Il contatto con esso trasforma il vino in aceto, i campi che ne vengono sfiorati diventano sterili, i semi nei giardini seccano, i frutti cadono dall’albero […] persino il bronzo ed il ferro vengono assaliti dalla ruggine e un odore tremendo satura l’aria.” Queste poche righe lasciano intendere quanto poco si sapesse allora sul ciclo mestruale.

Purtroppo anche nell’Era moderna esistono dei miti sulle mestruazioni che sono molto difficili da sfatare a causa di una fede inspiegabile nelle tradizioni popolari (soprattutto nelle comunità rurali e meno istruite).

Per esempio, alle donne durante i giorni di flusso vengono sconsigliate alcune pratiche ed azioni come:

  • lavarsi i capelli,

  • farsi la tintura,

  • fare sforzi eccessivi ed attività sportive,

  • mangiare i cibi fritti,

  • fare il bagno o la doccia,

  • fare la maionese (che altrimenti impazzirebbe),

  • maneggiare la panna (perché inacidirebbe),

  • fare il pane (perché la lievitazione si interromperebbe).

Inutile dire che tutti i consigli appena citati sono basati su credenze popolari e su leggende metropolitane: non hanno, quindi, nessun fondamento.

Un altro mito assolutamente da sfatare è che durante il ciclo non si può restare incinte: molte donne sfruttano questi giorni per evitare gravidanze indesiderate ma sappiate che, anche se è improbabile, la fecondazione è possibile nei giorni in cui sono presenti le mestruazioni. Attenzione, quindi, ai rapporti non protetti!

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